PROTESI IN ODONTOIATRIA
Le protesi dentali
La protesi è quella branca dell’odontoiatria che si occupa di sostituire uno o più denti per ottenere una corretta funzionalità ed estetica della bocca
È possibile sostituire, rivestire, integrare o migliorare l estetica e la funzione dei tuoi denti, utilizzando protesi fisse (su impianti o su denti fissati con viti in titanio nell’osso) in vari materiali quali zirconio, porcellana o ceramica integrale. o protesi removibili (parziali o totali). Le protesi sono biocompatibili e vengono progettate e costruite con le più moderne tecniche per apportare miglioramenti alla funzionalità ed all’ estetica della tua bocca.
01. PROTESI. Che cosa è la protesi in odontoiatria?
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La protesi è quella branca dell’odontoiatria che si occupa di sostituire uno o più denti per ottenere una corretta funzionalità ed estetica della bocca.
02. DENTI. C’è associazione tra mancanza dei denti e problemi di digestione?
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Sì.
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La triturazione dei cibi per mezzo della masticazione è un aspetto molto importante di tutto il processo digestivo.
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Deglutire cibi poco masticati comporta un affaticamento dei tratti inferiori dell’apparato digerente con possibili problemi di digestione e aumento della comparsa di patologie legate ad una cattiva digestione.
03. PROTESI ED ESTETICA. Esiste qualche correlazione tra Protesi ed estetica ?
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Sì.
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Nella vita di tutte le persone il sorriso è fondamentale nel caratterizzarne l’aspetto.
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Denti con forma, un colore ed una perfetta posizione contribuiscono significativamente a realizzare l’aspetto piacevole di una persona.
04. DOLORI MASCELLARI. Esiste qualche correlazione tra mancanza o scorretti rapporti tra denti e dolori muscolari alla mandibola?
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Si.
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I rapporti tra i denti della mandibola e i denti del mascellare superiore possono influenzare la muscolatura della parte inferiore del viso.
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Rapporti scorretti tra denti o loro mancanze può notevolmente affaticare i muscoli e innescare dolori e patologie muscolari.
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I disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare ne sono la diretta conseguenza.
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L’articolazione temporo-mandibolare collega la mandibola alla parte restante del cranio.
05. DENTI DANNEGGIATI PARZIALMENTE. I denti danneggiati parzialmente si possono riparare?, come?
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SI.
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I denti parzialmente danneggiati si possono riparare tramite diverse tecniche chiamate:“CORONE TOTALI” ,“INTARSI” oppure “FACCETTE”
06. DENTI MANCANTI. Un dente mancante come può essere sostituito?
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Un dente mancante può essere sostituito con un “IMPIANTO SINGOLO”, un “PONTE” oppure una “PROTESI RIMOVIBILE”.
07. LA MANCANZA DI PIU’DENTI. In mancanza di più denti come possono essere sostituiti?
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La mancanza di più denti comporta la loro sostituzione tramite “PONTI” ,“IMPIANTI MULTIPLI”, o “PROTESI RIMOVIBILI”.
08. MANCANZA DI TUTTI I DENTI. In situazione di mancanza di tutti i denti come si può intervenire per il ripristino?
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La mancanza di tutti i denti richiede la costruzione di una “PROTESI TOTALE”meglio conosciuta con il termine di “DENTIERA” o di una “PROTESI SU IMPIANTI”.
09. CORONA. Che cosa è una corona?
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Una “corona” è un restauro protesico che ricopre totalmente la parte di dente visibile, viene cementata direttamente al dente e non può essere rimossa dal paziente. Conosciuta come “CAPSULA DENTARIA”
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10. CORONA. Qualé il procedimento per realizzare una corona?
Il procedimento per realizzare una corona è la seguente:
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si riduce il dente tramite la limatura, onde realizzare il moncone per poterlo incapsulare,rilevata l’impronta si manda all’odontotecnico il quale ricaverà il modello su cui confezionare il manufatto protesico
11. CORONA . Quando bisogna realizzare una corona nel dente?
E’ consigliato effettuare delle corone in:
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Denti trattati endodondicamente (devitalizzati) con alto rischio di frattura. L’esito della frattura potrebbe determinare l’estrazione. In questo caso la corona ha l’obiettivo di cerchiare il dente proteggendolo durante i carichi masticatori.
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Denti con estesa distruzione coronale dove è necessario ristabilire una corretta forma per ridare funzione ed estetica. Spesso sono denti totalmente privi di smalto, denti con vecchie otturazioni, scuri, insensibili ai trattamenti sbiancanti.
12. CORONE . Di ché materiale sono fatte le corone dentali?
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I materiali che vengono usati per realizzare le corone sono di tre tipi: oro-resina, metallo-ceramica, ceramica integrale.
13. CORONE. Come sono fatte le corone Oro-Resina?
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sono una variante della corona in oro. La superficie esterna è rivestita da resina che conferisce una valenza estetica al manufatto.
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Rappresentano comunque una scelta secondaria, da un punto di vista estetico, rispetto agli altri due tipi di corone in quanto la porzione in oro è preponderante e la parte estetica è comunque soggetta a modifiche del colore nel tempo conseguente all’assorbimento di liquidi e pigmenti da parte della resina.
14. CORONE. Come sono fatte le corone in metallo-ceramica?
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Le corone in metallo ceramica sono costituite da una parte interna in metallo (cappetta) che ne conferisce la resistenza mentre alla ceramica che riveste completamente il metallo è affidata la parte estetica. Sono indicate sia per i denti del settore anteriore che posteriore.
La presenza del metallo in alcuni casi si può evidenziare con un “bordino metallico” della corona tra gengiva e dente. Sebbene questo bordino spesso non si evidenzi durante l’eloquio, viene mal accettato dai pazienti.
15. CORONE. Come sono fatte le corone in ceramica integrale?
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Un’alternativa alle corone in metallo ceramica sono quelle in ceramica integrale. Sono completamente prive di metallo, costituite da sola ceramica.
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La scelta e l’impiego di questi manufatti sono correlati alle loro caratteristiche estetiche, pertanto particolarmente indicati nel settore anteriore.
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La peculiarità di questi restauri è quella di farsi attraversare dalla luce, permettendo un comportamento simile a quello dei denti naturali.
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Inoltre non è indispensabile cercare di nascondere i margini della corona nella zona sub-gengivale.
In questo caso si elimina il rischio di irritazioni o retrazioni gengivali (spostamenti della gengiva intorno alla corona). Essendo la ceramica un materiale bio compatibile può essere utile in pazienti che riferiscono allergie ai metalli.
16. NUOVI MATERIALI. A cosa serve lo zirconio?
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Lo” zirconio” è un nuovo materiale che serve a sostituire il metallo della corona mantenendo le stesse caratteristiche di resistenza.
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Questi materiali sono indicati per la realizzazione di corone in ceramica anche nei settori posteriori.
17. DENTE. Che cosa è una faccetta?
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La faccetta è una lamina totalmente in ceramica dello spessore di circa 0,4-0,6 mm che viene cementata sulla superficie vestibolare (esterna) del dente modificandone l’aspetto estetico.
18. FACCETTA. Qual’e la tecnica per realizzare una faccetta?
La tecnica consiste nella limatura della porzione esterna del dente. Viene presa un’impronta ed inviata all’odontotecnico che costruirà la faccetta. Nell’appuntamento successivo l’odontoiatra eseguirà la cementazione.
19. FACCETTA. Dopo la cementazione della faccetta ci possono essere problemi di distacco?
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Una volta cementata la faccetta è molto difficile da staccare, tuttavia è consigliabile non incidere o “strappare” cibi duri per prevenire fratture o distacchi.
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tra un appuntamento ed un’altro passano circa 4-5 giorni e spesso non è necessario effettuare provvisori.
20. FACCETTE. Quando è indicata la realizzazione di una faccetta?
Varie sono le indicazioni alla realizzazione delle faccette:
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Denti che hanno una colorazione grigiastra, spesso insensibile alle tecniche di sbiancamento, per lo più riconducibile all’assunzione di antibiotici (tetracicline) nei primi anni di vita.
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Denti pigmentati con colorazioni scure per un difetto della struttura del dente stesso (es. amelogenesi imperfetta).
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Denti mal posizionati: alcuni pazienti non accettano di effettuare terapie ortodontiche per allineare i denti. In alcuni casi è possibile mascherare questo difetto incollando una faccetta sul dente mal posizionato ottenendo un risultato visivamente soddisfacente.
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Denti che hanno una anomalia di forma. Incollando la faccetta è possibile restituire al dente un aspetto più naturale.
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Denti fratturati : in questi casi la faccetta riproduce la forma esterna e la porzione di dente mancante.
21. FACCETTE. Esistono delle controindicazioni alla realizzazione delle faccette, quali sono?
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SI
Le controindicazioni si possono riassumere in:
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Scarsa Igiene Orale.
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Denti fortemente abrasi con perdita della porzione esterna del dente (smalto).
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Presenza di parafunzioni cioè pazienti che serrano i denti o strusciano i denti tra loro nei momenti di concentrazione o di stress.
22. FACCETTE. Quali sono i vantaggi di questa metodica?
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La risoluzione estetica rappresenta il principale vantaggio di questa metodica.
Le modifiche del colore e della forma che possiamo ottenere rappresentano elementi essenziali per restituire un sorriso al paziente.
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Non è necessario devitalizzare il dente.
23. DENTI. Che cos’è un Intarsio e come si procede per la sua realizzazione?
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L’INTARSIO è un’otturazione del dente, cariato o fratturato, di tipo indiretto :
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Dopo aver eseguito un’impronta di precisione del dente da ricostruire, il restauro verrà costruito nel laboratorio odontotecnico per essere poi fissato (cementato) dall’odontoiatra sul dente stesso.
24. INTARSIO. Quando è indicata la realizzazione di un intarsio ?
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Le indicazioni cliniche principali sono la cura della carie, la sostituzione di vecchie otturazioni in amalgama d’argento o composito, infiltrate o usurate, e le fratture di vario genere della corona dei denti.
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La corona dentale è costituita da smalto e dentina. L’uso dell’ intarsio presuppone la presenza, dopo aver rimosso la carie, di una certa quantità di smalto residuo, sostenuto da dentina sana, su tutta la periferia della cavità da otturare per permettere una valida cementazione.
25. INTARSIO. Di ché materiale sono fatti gli intarsi ?
I materiali utilizzati per fare gli intarsi sono:
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Leghe preziose (oro) ché ha caratteristiche di compatibilità biologica e di precisione insuperabile.
Vengono utilizzati, nelle cavità molto profonde la quantità di smalto tende a scarseggiare.
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Composito che è un derivato della resina (resina composita), è un materiale piuttosto “morbito” indicato per intarsi di piccole e medie dimensioni,
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Ceramica (porcellana) è un materiale molto resistente e và usato nei restauri molto estesi.
26. PROTESI. Che cos’è un ponte?
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Un PONTE, denominato anche protesi parziale fissa, è un restauro fissato ad almeno due denti e consente di sostituire uno o più elementi dentari mancanti.
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I denti che si utilizzano come sostegno del ponte vengono definiti “denti pilastro”, mentre il dente o i denti mancanti “elementi intermedi di ponte”.
27. PROTESI. Quando è indicata la realizzazione di un ponte?
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Le indicazioni cliniche all’utilizzo di un ponte fisso sono rivolte essenzialmente a ripristinare lo stato di benessere del paziente,la funzionalità masticatoria e l’aspetto estetico.
28. DENTI. Perché i denti mancanti devono essere sostituiti?
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I denti mancanti devono essere sempre sostituiti, anche sé talvolta l’atteggiamento del paziente è diverso a seconda sé si tratta di sostituire un dente anteriore rispetto ad un dente posteriore.
Il paziente ha una grande aspettativa di risultato estetico nel caso di un dente anteriore, contrariamente ai denti posteriori.
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Invece la perdita e la mancata sostituzione di un dente del settore posteriore portano ad uno squilibrio della dinamica della masticazione:
vengono a mancare quei rapporti di continuità dei denti di una arcata che possono causare al paziente problemi di spostamento dei denti adiacenti, che si inclinano, la migrazione del dente antagonista nel vuoto lasciato dal dente estratto con invasione, nei casi più gravi, di tutto lo spazio.
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Esiste anche il rischio della comparsa di patologie diverse: dalla semplice carie a lesione gengivali con perdita ossea, fino a sindromi dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM).
29. PONTE DENTARIO. Qual’é la tecnica di realizzazione di un ponte dentario?
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Nella realizzazione di un ponte minimo si possono riabilitare tre denti (due denti pilastro + un dente mancante) fino a tutta l’arcata dentaria.
In tal caso si deve tenere presente la corretta proporzione fra denti pilastro e denti da sostituire.
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Sarà compito del protesista stilare un corretto piano di trattamento, che dovrà tener conto, anche di altri fattori: la validità dei denti pilastro e lo stato di salute dei tessuti di sostegno dei denti (gengive, osso, legamento alveo-dentario) che devono essere sani e non presentare segni di infiammazione.
30. PONTE DENTARIO. Nella realizzazione di un ponte dentario si può utilizzare come pilastro un dente devitalizzato ?
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Sarebbe preferibile utilizzare come denti pilastro elementi vitali in cui il nervo non è stato rimosso: sono meno fragili e sopportano meglio le forze occlusali derivanti dalla masticazione.
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Nella valutazione di un dente pilastro devitalizzato bisogna tener conto della quantità di tessuto dentale rimasto dopo l’asportazione della carie e del nervo.
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Se la superficie del dente è troppo ridotta è necessario ricostruire il dente pilastro con un perno moncone metallico individualizzato o con perni radicolari in fibra di vetro o carbonio e composito.
31. PONTI DENTARI. Di ché materiale sono fatti i ponti dentari?
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Il materiale più usato e sperimentato per costruire i ponti è senza dubbio la metallo-ceramica ma può anche essere usato l’oro abbinato alla resina acrilica.
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Sono allo studio ponti privi di metallo che utilizzano come materiale di sostegno per la ceramica lo “Zirconio”: materiale con proprietà estetiche e di resistenza elevata.
32. PROTESI RIMOVIBILE. Che cos’è la protesi rimovibile?
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La protesi rimovibile rappresenta la sostituzione di uno o più denti con delle protesi che non sono fisse in bocca ma si attaccano ai denti residui con dei ganci oppure con degli attacchi.
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Il paziente deve rimuovere le protesi dalla bocca ogni giorno per pulirle.
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Se mancano tutti i denti le protesi rimovibili sono rappresentate dalle protesi totali comunemente denominate “Dentiere”.
33. PROTESI RIMOVIBILI. Perché realizzare una protesi rimovibile?
Quando in un paziente si deve ripristinare la mancanza di un dente, di più denti o di tutti i denti non sempre è possibile utilizzare protesi fisse o protesi su impianti per 4 motivi:
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Per ragioni di carattere economico: alcuni individui non hanno una disponibilità che permetta loro di pagare protesi fisse o protesi su impianti più costose.
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Per ragioni di carattere psicologico: alcuni individui i cui denti mancano potrebbero essere ripristinati con degli impianti osteointegrati non accettano questa soluzione perché non vogliono affrontare la parte chirurgica per l’inserimento degl’impianti.
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Per ragioni di carattere anatomico: alcuni individui non hanno osso sufficiente per inserire impianti osteointegrati e sempre per motivazioni psicologiche non vogliono affrontare tecniche chirurgiche, più o meno complesse a seconda dei casi, per sottoporsi ad innesti di osso che permetterebbero di inserire in tempi successivi gl’impianti in corrispondenza dei denti mancanti.
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Per ragioni di carattere medico: in alcuni individui l’inserimento d’impianti è controindicato.
34. PROTESI RIMOVIBILI. Di ché materiale sono fatte ?
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Le protesi rimovibili sono rappresentate dagli scheletrati e dalle protesi totali o “dentiere”.
Le protesi scheletrate sono costituite da una parte metallica, da una parte in resina e da denti preformati in resina o in ceramica.
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La parte metallica è costituita da una lega in cromo-cobalto-nichel. Nei pazienti allergici a questi metalli la lega viene sostituita con l’oro. In metallo vengono costruiti i ganci che attaccano la protesi ai denti residui e una struttura di supporto che ha lo scopo di irrobustire la protesi.
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La parte in resina è presente in quella parte dello scheletrato che è a contatto delle zone dove mancano i denti. La resina riproduce il colore rosa delle gengive.
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I denti preformati vengono attaccati sulla resina rosa dello scheletrato laddove si vogliono sostituire i denti mancanti.
35. PROTESI TOTALE . Le protesi totali come sono fatte?
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Le protesi totali o “dentiere” sono completamente in resina e i denti possono essere in resina o ceramica. Generalmente è preferibile che la protesi superiore copra il palato completamente per offrire una maggiore stabilità.
36. PROTESI RIMOVIBILE. La protesi rimovibile ha bisogno di essere manutenzionata?
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Le protesi rimovibili sono a contatto con la gengiva delle arcate dentarie: Questa gengiva si modifica continuamente. Per tale motivo, a seconda dei casi, la parte interna delle protesi rimovibile che appoggia sulle gengive va rinnovata periodicamente per non perdere la migliore stabilità possibile.
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E’importante capire che con le protesi rimovibili non è possibile ottenere lo stesso risultato sia in termini di stabilità sia in termini di estetica rispetto alle protesi fisse o su impianti osteointegrati.
Rappresentano una soluzione di compromesso e il paziente deve accettare questa loro caratteristica
37. PROTESI SU IMPIANTO. Che cos’è la protesi su impianto?
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La protesi su impianto è la costruzione di uno o più elementi dentari sfruttando come pilastro di stabilità l’impianto osteointegrato già inserito all’interno dell’osso.
38. PROTESI SU IMPIANTO. Quali sono i risultati di una protesi su impianto?
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La moderna implantologia è in grado di offrire, attraverso la sostituzione degli elementi dentali perduti o irrimediabilmente compromessi, riabilitazioni estetiche e funzionali, che possono soddisfare le esigenze del Paziente.
La sicurezza e la predicibilità dei risultati, obiettivi primari del clinico, si basano su procedure ampiamente collaudate e supportate da anni di studi e ricerche.
39. PROTESI SU IMPIANTO. Perche utilizzare questa tecnica?
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Gli impianti vengono utilizzati per sostituire uno o più elementi dentali, senza dover ricorrere alla “limatura” dei denti adiacenti necessaria per realizzare una protesi a ponte. La limatura di un dente integro è un processo mutilante irreversibile.
40. PROTESI SU IMPIANTO. Quando è indicata la protesi su impianto?
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E’ indicata quando un paziente non accetta una protesi rimovibile e richiede una protesi fissa in aree edentule dove mancano elementi dentari da usare come “pilastri”.
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Nel caso di mancanza totale dei denti, le protesi rimovibili, comunemente dette “dentiere”, attraverso pochi, essenziali impianti che le ancorano, possono essere meno “mobili”, più stabili e quindi, più efficienti e confortevoli.
41. PROTESI SU IMPIANTO. E’ possibile ripristinare entrambe arcate dentarie con protesi fissa?
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Sempre nel caso di mancanza totale dei denti, è possibile, in presenza di un’opportuna quota di tessuto osseo residuo ed attraverso un adeguato numero di impianti, ripristinare entrambe le arcate dentarie, attraverso dispositivi protesici fissi.
STUDIO ODONTOIATRICO DI STEFANO S.T.P. A R.L.
Misterbianco
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